“Meglio un morto in casa che un pisano all’uscio”. Questo detto, vivissimo ancora a Lucca e a Firenze, rammenta le ostilità che contrapposero a lungo i Comuni di Lucca, Pisa e Firenze nel Medioevo. Un episodio di questa lunga faida è la guerra che oppose Firenze e Pisa fra il 1362 e il 1364, conclusa con la Battaglia di Cascina, e raccontata da numerose cronache contemporanee. Una di queste è la narrazione in ottava rima, distribuita in sette canti, del fiorentino Antonio Pucci. Composti nel 1367, i Cantari della Guerra di Pisa sono probabilmente il primo esempio di storia contemporanea cantata nelle forme del poema epico, conferendo così agli eventi la stessa fisionomia esaltante delle chansons de geste.
Disponibile finora solo nell’edizione settecentesca di Ildefonso di San Luigi, i Cantari della Guerra di Pisa sono ora proposti in una nuova edizione a cura di Maria Bendinelli Predelli, basata sul manoscritto Kirkup (BNCF Nuovi Acquisti 333), che è riconosciuto dagli studiosi del Pucci come fondamentale per l’edizione delle sue opere.
Antonio Pucci, I Cantari della Guerra di Pisa, a cura di Maria Bendinelli Predelli, Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2017.