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  • 15 Jul 2024 10:53 AM | Giuseppe Marrone

    Dear colleagues,

    Below I report the call for papers for a conference to be held at La Sapienza University of Rome between 30 and 31 January 2025, organized by me and my colleagues from the PhD course in Italian Studies.

    For any information do not hesitate to contact me at giuseppe.marrone@uniroma1.it


    Il nome che l’autore si assegna come artefice di un’opera è un atto di creazione posto a sigillo del suo universo narrativo. L’attribuzione della paternità autoriale costituisce uno snodo critico fondamentale, come emerge dall’analisi condotta da Genette sull'importanza del paratesto nell'interpretazione delle opere letterarie, in cui la scelta di un nome viene considerata attività poetica, «qualcosa di simile a un’opera. Se sapete cambiare di nome, sapete scrivere». Inoltre, secondo Jérôme Meizoz «chi accede allo statuto di autore propone un’immagine pubblica di sé che si svincola dalle coordinate anagrafiche. Lo dimostra, al limite, la pratica dello pseudonimo […]. Lo pseudonimo fa dell’autore un enunciatore pressoché fittizio, un vero e proprio personaggio della scena letteraria». Analogamente, anche l’anonimato non si presenta come una scelta dalla valenza neutrale. Il tema non riguarda solo la storia e la critica della letteratura: porsi di fronte ad esso ha avuto, ha e avrà delle ricadute sulle concrete pratiche editoriali e filologiche.

    Nella disamina del concetto di autore come funzione strutturale e strutturante, è impossibile prescindere dai contributi di Gianfranco Contini, I nomi degli anonimi, e di Roland Barthes, che nel fondamentale La morte dell'autore definisce la scrittura come «distruzione di ogni voce, di ogni origine», e il testo come un tessuto di citazioni da una langue che si dota di un senso coerente solo grazie all’intervento di un lettore. E allora se «l’unità di un testo non sta nella sua origine ma nella sua destinazione», tutti quei casi in cui ci troviamo di fronte a testi adespoti, di autore incerto o attribuito (si pensi alla Compiuta Donzella o alle rime assegnate ad auctoritates già affermate, come nel caso di alcune disperse pseudo-petrarchesche e delle rime pubblicate sotto il nome di Burchiello) possono essere visti, nell’ottica di uno studio sulla ricezione, come espressione dei sistemi culturali all’interno dei quali la letteratura viene prodotta e fruita. Anche l’assegnazione di un nome da parte del pubblico, dunque, ha delle conseguenze di non poco peso sulle prospettive interpretative di un’opera letteraria.

    La tematica è stata spesso trascurata e relegata a mero dato biografico nella presentazione di autrici e autori. L’utilizzo di identità diverse da quella anagrafica ha di rado costituito un oggetto di studio indipendente, pur essendo in realtà strettamente connesso alla genesi di un’opera e alla sua successiva trasmissione. Non dimenticando la lezione di Adrien Baillet, che già nel 1690 aveva tentato di istituire una tassonomia dell’anonimato e della pseudonimia senza giungere a risultati soddisfacenti, si propongono alcuni tra i possibili campi d’indagine; l’anonimato e la pseudonimia, infatti, possono legarsi alla necessità di rivendicare un’appartenenza culturale, storica, geografica.

    La questione interessa un arco cronologico amplissimo e declinazioni piuttosto differenti fra loro, se si pensa alla valenza posseduta dalle scelte compiute da autori come Teofilo Folengo (Limerno Pitocco e Merlin Coccaio) o Giuseppe Parini (Ripano Eupilino) in rapporto ad alcune tipologie di scritture adottate (la scrittura maccheronica nel caso del primo, quella accademica per quanto concerne il secondo). Nello pseudonimo adottato da Parini per la pubblicazione dei suoi primi versi è possibile ravvisare pure la messa in rilievo di un rapporto profondo con il proprio luogo d’origine, come già accaduto nei casi di Agnolo Ambrogini (Poliziano) o di Angelo Beolco (Ruzante), che scelsero di legare ad esso la loro intera attività letteraria. Non diversamente, e con risvolti dalle sfumature ideologiche piuttosto significative, faranno due autori fondamentali di inizio Novecento come Italo Svevo (Ettore Schmitz) ed Umberto Saba (Umberto Poli), desiderosi di porre in evidenza la propria appartenenza a dimensioni culturali specificamente connotate.

    Avvicinandoci a tempi più recenti, esemplare è il caso di Antonio Porta, pseudonimo scelto da Leo Paolazzi, poeta novissimo e figlio del proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi, in rottura con la famiglia originaria e in connessione con l’espressionismo lombardo, funzionalizzato, in filigrana, dallo spettro di Carlo Porta. Altro esempio emblematico di pseudonimo utile a innescare collegamenti con la tradizione è quello di Tommaso Ottonieri, nom de plume suggerito da Edoardo Sanguineti a Tommaso Pomilio al tempo dell’esordio, Dalle memorie di un piccolo ipertrofico (Feltrinelli, 1980), di cui Sanguineti fu prefatore, in una (doppia) abluzione battesimale che chiama in causa il Filippo Ottonieri delle Operette morali, e sia anche metonimicamente l’intera funzione Leopardi che da lì in poi animerà la sua produzione in prosa e in versi. A non dire di Aldo Nove, nome d’arte di Antonio Centanin tratto da un telegramma diffuso dal CLNAI nell’aprile 1945, «ALDO DICE 26 X 1», per diffondere cripticamente la notizia del giorno (il ventisei) e dell’ora (l’una di notte) in cui sarebbe iniziata l’insurrezione dei partigiani torinesi: un caso di pseudonimo con finalità ideologica, dacché suggerisce la riattivazione della partigianeria nel contesto storico-sociale in cui l’autore opera, vale a dire quello pervaso dal nuovo fascismo globalizzato del mondo tardo-capitalistico, contro cui la scrittura di Nove, dalle prime mosse cannibali a oggi, ha sempre rivolto una critica radicale, sia sul piano della forma sia sul piano della significazione.

    Gli pseudonimi possono inoltre esprimere appartenenza a sistemi culturali ben identificati, come nel caso delle Accademie, in cui la scelta del nome è determinata dalla riconoscibilità dell’individuo nel suddetto contesto letterario, e, oltre a configurarsi come una dichiarazione di poetica, riporta il singolo a una dimensione collettiva. Caso estremo è quello dell’Accademia degli Intronati di Siena, in cui si era sviluppata una prassi compositiva che metteva in secondo piano l’autorialità individuale, prediligendo composizioni collettive o adespote: è dunque l’Accademia, come rileva Laura Riccò, «unica vera titolare del diritto d’inventio», in nome della quale l’individualità autoriale è spesso sacrificata. Altro caso celebre è quello dell’Accademia dell’Arcadia, i cui membri nella scelta di nomi di derivazione bucolica concretizzano la loro intenzione programmatica di fingersi pastori: calarsi in questa finzione letteraria è il mezzo prescelto dagli Arcadi per tornare alle pure e belle forme della poesia italiana.

    In alcuni casi gli pseudonimi rispondono a esigenze di carattere (auto)censorio per motivi religiosi, politici e di identità di genere. Si pensi ad esempio ad Elsa Morante che, nell’Italia fascista degli anni Trenta, pubblica i suoi racconti con lo pseudonimo di Antonio Carrera; o a Giorgio Bassani che pubblica Una città di pianura con lo pseudonimo Giacomo Marchi, unendo il nome dello zio materno Giacomo Minerbi, al cognome della nonna materna, cattolica, Emma Marchi, per sfuggire alle persecuzioni razziali. Allo stesso modo si muoverà Natalia Ginzburg, per il suo La strada che va in città pubblicato da Einaudi con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte.

    Gli pseudonimi possono infine derivare da esigenze dell’industria letteraria o del contesto culturale in cui lo scrittore opera: un esempio può essere rappresentato da autori che si confrontano con generi ritenuti minori o con prove apparentemente eversive rispetto alla produzione precedente; un caso particolare può essere quello di Primo Levi a cui, dopo i primi due libri incentrati sulla testimonianza dell’esperienza del campo di concentramento, la Casa editrice Einaudi consiglierà di utilizzare lo pseudonimo Damiano Malabaila per il suo primo volume di racconti fantascientifici, Storie naturali. Talvolta a imporre la scelta di uno pseudonimo sono state le ragioni del mercato, il proposito di aumentare l’appetibilità del prodotto libro, così ad esempio per molti autori di gialli e di fantascienza, spinti a pubblicare con nomi anglosassoni per incentivare all’acquisto un pubblico abituato a considerare questi generi pressoché esclusivamente d’importazione, si pensi alla celebre collana mondadoriana «Urania» sotto la direzione del fondatore Giorgio Monicelli, aperta alla produzione fantascientifica italiana, sebbene raccomandando l’uso appunto di pseudonimi: così per Julian Berry (Ernesto Gastaldi), L.R. Johannis (Luigi Rapuzzi), Audie Barr (Adriano Baracco).

    Un ulteriore caso che invita a riflettere è quello di Elena Ferrante, la cui identità celata e il dibattito sorto con i ricorrenti tentativi di giungere a una definitiva identificazione hanno compartecipato ad alimentare il suo successo commerciale.

    Alla luce di questi spunti ci si propone di raccogliere contributi che possano alimentare il dibattito critico sul tema. In particolare, saranno graditi interventi che riguardino i seguenti ambiti, senza precludere ulteriori prospettive di indagine:

    1. La scelta dell’anonimato
    2. Opere adespote o di autorialità incerta
    3. Ragioni e conseguenze ecdotiche della pseudonimia
    4. Evoluzione del concetto d’autore da una prospettiva storica a una strutturalista

    La call for papers è rivolta a dottorande e dottorandi, giovani ricercatrici e ricercatori. Le proposte di intervento, in lingua italiana, di max 2000 battute, dovranno includere una essenziale bibliografia critica e un breve profilo bio bibliografico (da non conteggiare nel computo delle battute). Le proposte andranno inviate entro il 1 novembre 2024 all’indirizzo e-mail convegnopseudonimi.sapienza@gmail.com, indicando nell’oggetto “Proposta comunicazione Convegno dottorale NON FACCIAMO NOMI”. Nel testo dell’e-mail sono da includere le seguenti informazioni: titolo del contributo, nome e affiliazione, indirizzo e-mail per le comunicazioni.


  • 26 Jun 2024 1:03 PM | Konrad Eisenbichler


    On the occasion of his 75th birthday, Professor Emeritus Konrad Eisenbichler was presented with a festschrift in his honour titled Il teatro tra Quattrocento e Seicento. Studi in onore di Konrad Eisenbichler. (Naples, Italy: Federico II University Press in Naples, 2024). The volume, edited by Professor Pasquale Sabbatino (Università Federico II di Napoli) consists of a preface by the editor, an introductory article on Eisenbichler’s scholarship on early modern theatre and spectacle, a bibliography of his publications in this area, and twelve articles on theatre in Italy between the fifteenth and seventeenth centuries from colleagues in Australia, Canada, England, France, Italy, and the USA (Nerida Newbigin, Francesca Bortoletti, Anna Maria Testaverde, Gianni Cicali, Matteo Leta, Michel Plaisance, Johnny L. Bertolio, Maria Galli Stampino, Rosalind Kerr, Pasquale Sabbatino, Francesco Divenuto, Ambra Moroncini). The volume is available in open-access from the publisher at https://doi.org/10.6093/978-88-6887-209-0.


  • 30 Apr 2024 8:30 AM | Cassandra Marsillo
    Italian birthday cake, aka rum cake (though it can be made with many different types of liqueur), is iconic, loved, hated, found in every Italian bakery, and at every nonno’s birthday. I am researching the history of this cake and how it became so significant in the Italian diaspora communities of North America.


    Part of this project will include memories and stories from the community.


    If you’re interested in sharing yours, click the link below to participate by answering a few questions (it will only take a few minutes). There is also the possibility to agree to a follow-up oral history interview (optional) if this cake is particularly significant to you. Please feel free to share the participation link below with family and friends.


    https://forms.gle/wRQj2PpHXnGgfgpCA


    About the researcher: Cassandra Marsillo is a public historian and teacher based in Montreal, telling and listening to stories about immigration, identity, collective memory, food, and folklore, particularly in relation to the Italian-Canadian experience and traditions from her family's region, Molise.

  • 01 Apr 2024 10:59 AM | Alessandro Giardino

    American & Canadian Book Launch  

    Alessandro Giardino

    The Caravaggio Syndrome – A Novel ( Rutgers, UP: 2024) 

     

     

    Pre-launch 

     

    April 4 @ 5:30 PM – St. Lawrence University, Art Gallery 

    LINK: Brush Art Gallery - SLU

    With Lewis Professor Marcella Salvi 

     

    American Book Launch 

     

    April 22 @6:30 PM – New York City, Casa Italiana, NYU

    LINK:  Casa Italiana - NYU

     

    Canadian Book Launch

     

    May 10@ 5:30 PM – Montreal, N’était-ce pas l’été (Bookstore), in collaboration with Italian Cultural Institute 

    LINK : ICI Montreal

     

    All events are free and open to the public !

     

     

    Now available in English. A contemporary Italian classic !

     

    Leyla is a headstrong Brooklyn-born art historian at a prestigious upstate New York college. When she meets feckless young computer technician Pablo at a party, she quickly becomes pregnant with his child. There’s only one problem: she can’t stand him. And one more problem: her student Michael wants Pablo for himself.

     

    Amid this love triangle, the objects of Leyla and Michael’s study take on a life of their own. Trying to learn more about Caravaggio’s masterpiece The Seven Works of Mercy, they pore over the journal and prison writings of maverick 17th-century utopian philosopher Tommaso Campanella, which, as if by enchantment, transport them back four centuries to Naples. And while the past and present miraculously converge, Leyla, Michael, and Tommaso embark on a voyage of self-discovery in search of a new life.

     

    In this fusion of historical, queer, and speculative fiction, Alessandro Giardino combines the intellectual playfulness of Umberto Eco with the psychological finesse of Michael Cunningham

     

     The Caravaggio Syndrome; comments from readers:

     

     

    " The Caravaggio Syndrome is the dramatic convergence of five characters in two different centuries, beautifully weaved together. It is a book about love, resistance, escape, and solitude.”
       ~Dalal Mawad, CNN Senior Producer, award-winning journalist, and author of All She Lost 

     

    "A luminous and very powerful story."  

    ~Elena Favilli, founder & editor-in-chief of Rebel Girls and coauthor of the New York Times bestselling Good Night Stories for Rebel Girls 

     

    "Alessandro Giardino has written a genre-expanding novel sure to please artists, philosophers, Italophiles, and anyone who simply loves a good story."   

    ~Christopher Castellani, Los Angeles Times and New York Times bestselling author of Leading Men: A Novel 

     

    "In this surprising debut novel, Alessandro Giardino's writing moves on the page like the wing of a Baroque angel. It doubles and unfolds revealing the Caravaggesque play of light and shadow that unites the lives of its protagonists." 

     ~Gian Maria Annovi, author of Pier Paolo Pasolini: Performing Authorship 

     

    "This novel enchants, seduces, and transports Naples into the echo of different eras, all coming together through the voice of the author as in a play of mirrors where Caravaggio’s appearance is nothing more than another hiding strategy." 

     ~Mariella Pandolfi, professor emerita of anthropology at Université de Montréal, Canada 

     

    For further information, visit:  The Caravaggio Syndrome

     

     

     

  • 23 Feb 2023 11:27 AM | Mohammad Jamali

    Dear colleagues,

     

    You’re cordially invited to attend the following online event:

    Italy and Italianists of Asian Backgrounds in North America

     

    We hope to open a public conversation for the growing number of Italianists of Asian backgrounds working in North America's Italian programs. The online session intends to provide a space for some of them to discuss their perspectives and experiences about transnational Italian Studies through engaging Asia or ideas inspired by Asia. Participants will tell personal stories, explain research projects, and discuss pedagogy. In particular, we ask the panelists and the audience to consider the following questions:

     

    What cultural paradigms, critical approaches, and theoretical perspectives do you bring to Italian Studies from AsiaAsian Studies, or scholars of Asian origins? 

     

    How are such scholarly practices enriching Italian Studies? 

     

    How do you view your scholarship in relation to other transnational or transcultural practices within Italian Studies?

     

    How do you think your research and pedagogy benefit the student bodies at your institutions? 

     

    Please join us online on March 3rd, 2023 at 11:15 PST/14:15 EST/20:15 CET for a 1.5 hr panel. 

     

    Zoom link

    https://us05web.zoom.us/j/81619443223?pwd=OWJYMGhMMUhNMU5yYldEY3RoN3hDZz09

    Meeting ID: 816 1944 3223
    Passcode: t5d5ny

     

    Organizers:

     

    Mohammad Jamali, University of Toronto

    Gaoheng Zhang, University of British Columbia (Moderator) 

     

    Below please find a list of panelists and their bios:

     

    Mohammad Jamali 

    Mohammad Jamali is a Ph.D. Candidate at the Department of Italian Studies of the University of Toronto. Since 2016, he has been working on Mario Pratesi’s archives, kept at the E.J. Pratt Library of Victoria University in Toronto. Since 2019, he has also been researching gender and linguistic equity in Italian, a research that he continues to carry forward with his colleague, Sara Galli, parallel to his main thesis on Pratesi. 

     

    Hiromi Kaneda 

    Hiromi Kaneda is a Visiting Instructor at Pepperdine University and a Ph.D. candidate at Rutgers University, New Jersey. Her research interests include gender studies, masculinity, Italian and Japanese cinema, and cultural studies. She received her B.A. in English and American Literature major in Linguistics at Soka University of Japan. After working a few years as a translator, an interpreter, and an instructor at the Italian Cultural Institute in Tokyo, she went back to study to earn an M.A. in Italian Literature at the University of Virginia. She wrote an M.A. thesis on the relations between myths, astronomical figures, and animals in Il Gattopardo. In her doctoral dissertation, titled “Representing the Economic Boom and its Anxieties: Italy and Japan,” she investigates the momentous post-World War Two shifts in Italian and Japanese societies during the so-called “Economic Miracle” (1958-1965), which generated changes in gender roles, perceptions, identifications, practices, and interaction-relational issues. Using different approaches like cultural studies, gender studies, and theories of masculinity and space, she aims to analyze the changes in gender roles and their implications in Italian and Japanese novels and films. 

     

    Hiju Kim 

    Hiju Kim is a doctoral candidate in the Department of European Languages and Transcultural Studies at the University of California, Los Angeles. She has conducted research on a range of art, film and media topics, including the works of Federico Fellini, Henrike Naumann and the Watts Towers. She has worked for curatorial and education departments at the Peggy Guggenheim Collection, the Museum of Contemporary Art in Los Angeles and the Wende Museum, and has interned in the Bureau of Educational and Cultural Affairs at the U.S. Department of State. She is also a writer, editor and translator for online Korean pop culture media outlets.

     

    Akash Kumar 

    Akash Kumar is Assistant Professor of Italian Studies at the University of California, Berkeley. His research focuses on medieval Italian literature through the lens of Mediterranean and global culture, from the history of science to the origins of popular phenomena such as the game of chess. His recent work on a global Dante has appeared in the Blackwell Companion to World Literature (2020), the volume Dante Beyond Borders (Legenda, 2021), and a special issue of MLN dedicated to Charles S. Singleton (2022). Akash also serves as Editor of Dante Notes, the digital publication of the Dante Society of America.

     

    Qian Liu 

    Qian Liu is a Ph.D. Candidate in Romance Languages and Literatures at the University of Michigan. He specializes in modern Italian literature and culture, critical theory, urban studies, ecocriticism, and African diaspora studies. His dissertation project, tentatively titled “Urban Exergue: On Blackness, Spectrality and the Poetics of Landscape in Contemporary Italy,” theorizes the aesthetic innovation of Afro-Italian diasporic literature and visual productions to open up radically new possibilities for reimagining Italy's postcoloniality and Black existence. 

     

    Vetri Nathan 

    Dr. Vetri Nathan is Mellon Associate Professor of Global Racial Justice and Associate Professor of Italian at Rutgers University. His research and teaching interests include Global Migrations and Postcolonial Theory, Environmental and Public Humanities, Food Studies, Italian Cinema and Media Studies. His book, Marvelous Bodies: Italy’s New Migrant Cinema (Purdue UP, 2017) explores contemporary Italian films released between 1990 and 2010 that represent the nation’s cultural challenges caused by immigration from the Global South. Born in Mumbai, India, he holds his Ph.D. in Italian from Stanford University (2009) and is currently working on a new book and several articles and projects and that address diverse yet pressing global questions related to nationhood, biopolitics, natural ecosystems, climate change and new mediatic realities. 

     

    Gaoheng Zhang

    Gaoheng Zhang is Associate Professor of Italian Studies at the University of British Columbia. His first book, Migration and the Media: Debating Chinese Migration to Italy, 1992-2012 (University of Toronto Press, 2019), is the first detailed media and cultural study of the Chinese migration from both Italian and Chinese migrant perspectives. A second book is tentatively titled “Chinese Recipes, Italian Designs, American Resonances: Food and Fashion Cultures Through Migration and Tourism, 1980s-2010s.” It examines cultural representations and dynamics pertaining to food and fashion mobilities between China and Italy that migration and tourism help deepen. He is a Jean Monnet Fellow at the European University Institute in Florence during 2022-2023, where he studies media debates between Western Europe and China regarding the latter’s “Belt and Road Initiative” in certain East African countries.

    __________

    Mohammad J. Jamali (he; lui)

    Ph.D. Candidate

    Dept. of Italian Studies
    University of Toronto

     

    timendi causa est nescire

     

    I wish to acknowledge the land on which the University of Toronto operates. For thousands of years, it has been the traditional land of the Huron-Wendat, the Seneca and, most recently, the Mississaugas of the Credit River. Today, it is still the home to many Indigenous people from across Turtle Island, and we are grateful to have the opportunity to work on this land.


  • 21 Jan 2022 9:10 AM | Natale Vacalebre

    GLOBAL DANTE (1800 TO PRESENT): TRANSLATIONS, TRANSFORMATIONS, ADAPTATIONS

     

    In modern times, Dante’s work has been the object of an impressive number of appropriations, reinterpretations, and transformations of various kinds. Theatrical and film adaptations are but two well-known examples, yet the poet’s influence resonates widely across many other media and artistic genres, from music to graphic novels to videogames. Concomitantly, a number of translations have been published which made his works available for the first time to new linguistic communities, thereby tracing what can be considered as a sort of “global Dante” phenomenon.

    At the 2022 AAIS-AATI annual conference, the international journal Bibliotheca Dantesca is sponsoring a panel (or series of panels) exploring global appropriations and adaptions of Dante’s works as they relate to language, literature, performative arts, and new media.

     

    We plan to have a session in both sections of the 2022 conference, the virtual and the in-person in Bologna. The panel(s) is sponsored by Bibliotheca Dantesca: Journal of Dante Studies

     

    Please send a 150-200 word abstract and a short CV to bibliothecadantesca@sas.upenn.edu by January 31st, 2022. Make sure to include whether you are applying for the online or the in-person format.


  • 18 Dec 2021 8:24 AM | Rosanna Micelotta Battigelli

    For Immediate Release, November 28, 2021

    Pigeon Soup & Other Stories by Rosanna Micelotta Battigelli

    Reviewed by angelo sgabellone


    Since the first acts of creation the roots of civilization have been grounded in the human narrative as “story telling” and its ability to evidence experience, implicit and explicit, to explain life’s emotive conditions. Such empathy, pushed our belief systems to higher levels of consciousness.  These insights of our earlier Palaeolithic uncertainties have influenced our imagination to give primal foundation as religion, language and art which humanize cultural development. Such specialization helped evolve behavioural transitions then moulded (iconic) symbols and oral story telling into aesthetic modes. This notion of collective awakening became the essence of who we are and as such is at the heart of the intrinsic art of Sudbury author Rosanna Micelotta Battigelli.


    In Rosanna’s latest book, Pigeon Soup & Other Stories, we discover the singular sensitivity of such social norms and universal truths.  Her creative dexterity between diametrical emotion and semi-biographical narrative, guides her vision and wills subjects through a series of imaginative testaments that root her rustic Italo/Canadian essence. The author builds these perceptive fields with layers of allegorical intrigue and diametrical allusions of broken souls yearning for hopeful resolutions.


    According to Roland Barthes, short stories are a form of “semiological postulation.” Literary forms of artistic relationships between a signifier and signified. This interrelationship belongs to the interplay of the “communication process.” In other words, the artist is at liberty to formalize “qualities” of life and share their sense of “equivalence of existence.”  Therefore the artist’s insight looks to a higher degree of awareness.  This state elevates the existential proficiency of a reader’s cognitive ability to formalize a “story” and its meaning.  In Rosanna’s case, the creative experience becomes an act of  “inter-relational discovery” that endears subjective notions to live beyond aesthetic meaning.


    Moreover, Bologna linguist Umberto Eco suggests in Serendipity, Language and Lunacy, when different cultures meet, the result becomes a “reciprocal diversity” with three possibilities. The first is Conquest or an inability to accept different cultures as “barbarian effect.”  Second, Cultural Pillage, when members of one culture recognize, but subjugate into new cultures.  Much like the Greeks absorbed Egyptian culture. Lastly, Exchange, similar to the influence Jesuits had on Marco Polo’s adventures when they brought eco/cultural growth into Asian diametrics, fusing evocative characterization with diverse story lines.


    History tells us, the migratory aesthetics of writers such as: T.S. Elliot, Joseph Conrad and Thomas Wolfe were imbedded within multi-layers of ethereal imaginative schisms that polarized the variance of light/shade as “fear and loathing.”  This permeated primordial neolithic imagination into Jungian notions of chiaroscuro instincts as temporal sfumato springboards used as primal “logos” of symbolic influence. 


    These ethereal notions are at the heart of  Rosanna Micelotta Battigelli’s enchanted tales of northern Ontario influence. At the age of three she became endeared to search for creative meaning, in diverse cultures. Then she discovered the love of writing as a principal “home base” which shaped her craft into a magical tapestry of wonder and inter-relational identity. Her journey from the village of Camini in Italy to Canada moulded her curiosity similar to the great 19th century ships that travelled to America, searching for the virtue of hopeful transitions as pivotal axis.


    Battigelli’s latest creation:  Pigeon Soup & Other Stories offers seemingly effusive subjugation in eight enchanting offerings. Her voice becomes a blended echo, mixed with the diverse uncertainty and grace of personal human struggles. The stories are measured accounts of rustic neo-Calabrian dissonance elevating the intense spiritual forces of subconscious open fields that colour their tempered harshness and burst into sparks like a rustic cavalleria of song and hopeful substance.


    This transmutation of subjective text and story telling, in eight erudite adventures, spices and folds, colourful effect as atmospheric ethical affliction that tears the tipsy superstitions of Santo, a Calabrian taxi driver in Pigeon Soup.  Rosanna then introduces us to the laboured shame of youthful ridicule in Alligator Shoes. Here harsh conditions are ritualized through the empathetic Angie and her doting mother Francesca as they face the tedious task of making sausage (salsicce) in Francesca’s Way where mother and daughter struggle with indifference, heartbreak and adjustment to an altered set of cultural values. Then this sanctity of silence and indiscretions springs us into a sense of cynicism in: This Too Shall Pass, where the protagonist Angelo struggles with the lurid silence of breached sanctity and parental misgivings ruptured by the conditions of predatory faith. This drifts us into the grandmotherly (nonna’s) Greco/Calabrian brooding with the idiomatic superstitions of a young child’s haunting fascination with death and absence in, The Hawk. The primal phantoms of winged terror fascinate with (zingari) gypsies and (u babau) boogeymen. This selfless contradiction and ritual shifts deeply into Veiled Intentions and its cruel dangling of ethereal lessons. Followed by the racial inevitability and drunken coming of age of Frank and Vic during the FLQ murders in Quebec’s eclectic 1970s that leave both helpless, in:  Degrees of Separation. Rosanna closes her fascinating series with the re-setting of religious prejudice between families, who, in Black as Tar navigate the norms of selfless contradictions and diverse humility as a redeeming act of grace and acceptance. She tells us:


    “The characters in this collection are embroiled in situations that test their limits …. They are navigating relationships and grappling with issues of translocation, language and identity, religion and culture, and food.”


    Like our ancient Palaeolithic ancestors, Rosanna understands the primal act of story telling. She weaves her Ionian tapestry into a Jungian notion of harnessed light pushing its lurid obsessions of fluid mysteries that originally shaped her creative foresights. This harsh condition and localized “wants and fears” inevitably fascinate beyond selfless limitations and personal identity. For many Italo/Canadian writers, this also sets physical and spiritual bridges that nudge the need of transformative allegory to encapsulate the essence of personal knowledge as a serious act of art. Rosanna is a pivotal writer you must read.

    Rosanna Micelotta Battigelli is a retired teacher who has published literary works, from romance to children’s books and historical fiction. Her 2018’s La Brigantessa was awarded an International Gold IPPY (Independent Publisher Book Award) for historical fiction and was a finalist for the Canadian Authors Association Fred Kerner Book Award. 

    To order a copy of Pigeon Soup & Other Stories, a finalist in the Fiction: Short Stories category of the recent 2021 Best Book Awards (American BookFest) visit https://www.inanna.ca/product/pigeon-soup-and-other-stories/. Also, visit Micelotta Battigelli online at www.rosannabattigelli.com.

    Angelo Sgabellone is a Toronto-based writer and editor. He has worked forMaclean’s, the Financial Post, Canadian House and Home andUniversity of Toronto Magazine among other publications.His latest workis I Terroni,a metaphysical journey into the soul of Southern Italy


     

     

  • 18 Dec 2021 8:13 AM | Rosanna Micelotta Battigelli

    I am pleased to announce that my fiction collection Pigeon Soup & Other Stories has been honoured as a “Finalist” in the “Fiction: Short Story” Category of the 2021 Best Book Awards, sponsored by American BookFest. Please find below links to the book on my publisher website, the Finalist announcement, and the Miramichi Reader Review. I’ve also attached a recent review by Angelo Sgabellone. 


    https://www.inanna.ca/product/pigeon-soup-and-other-stories/


    FINALIST, BEST BOOK AWARDS:

    http://americanbookfest.com/generalfiction/shortstory.html


    The Miramichi Reader Review: https://miramichireader.ca/2021/09/pigeon-soup-other-stories-by-rosanna-micelotta-battigelli/



    Pigeon Soup & Other Stories is available for purchase at the publisher's website (first link) and at Chapters and Amazon. 


    Thank you, and very best wishes of the season to you all,

    Rosanna 


    Rosanna Micelotta Battigelli

    Author of La Brigantessa, 2019 Gold IPPY Award for Historical Fiction: https://www.inanna.ca/product/la-brigantessa/


    Book Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Vmc4f0_Drsk

    My Website: www.rosannabattigelli.com


    I respectfully acknowledge that I live as a settler in Sudbury, ON. on Robinson-Huron Treaty Territory, Territory of the Atikameksheng Anishinabek and Wahnapitae First Nation, where I am privileged to create and share my work.


    The  journey of a thousand miles begins with one step.”—Lao Tzu


  • 14 Oct 2021 11:00 AM | Franco Pierno

    Care amiche, cari amici CAIS, 


    scriviamo per segnalarvi che in occasione della XXI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si terrà dal 18 al 24 ottobre 2021, verrà diffuso gratuitamente in formato elettronico il libro Dante, l’italiano, edito dall’Accademia della Crusca e dall'Editore goWare, pubblicato su impulso del Ministero degli Affari Esteri. 


    Come curatori del volume, vi segnaliamo l'uscita del libro e l'opportunità di scaricarlo liberamente (nella settimana 18-24 ottobre).


    Abbiamo pensato il volume per un impiego didattico, anche nell'insegnamento dell'italiano Lingua 2: sono presenti immagini, riferimenti a siti internet, spunti relativi a fumetti, canzoni, enigmistica. 


    Inviamo in allegato il Comunicato stampa dell'Accademia della Crusca: qui trovate una descrizione del contenuto del volume e l'indice. 

     

    Lunedì 18 ottobre vi spediremo il link da cui potrete scaricare liberamente  il libro.


    Se vi fa piacere, siamo a vostra disposizione per concordare una presentazione a distanza.


    Un saluto molto cordiale


    Giovanna Frosini

    Giuseppe Polimeni

     


    frosini@unistrasi.it 

    giuseppe.polimeni@unimi.it 



    ***

    Nel libro, intorno alla figura e alla lingua di Dante, convergono storie di ricerca diverse. Studiosi noti e affermati, dantisti di vaglia, si affiancano a giovani ma agguerriti ricercatori. Temi tradizionalmente legati ai più vari aspetti dell’azione e dell’immagine di Dante tracciano i perimetri fondamentali delle sue idee linguistiche, della sua operosità, della sua presenza e del suo riuso nella tradizione e nella storia, non solo letteraria, ma anche figurativa e dialettale; a essi si uniscono temi nuovi e meno scontati, che toccano molti dei mezzi e modi della comunicazione destinata al largo pubblico (dall’opera lirica alle canzoni, dal Dante dei fumetti e per ragazzi al Dante degli enigmisti, fino a una più generale considerazione del Dante pop). La varietà degli argomenti trova riscontro nella disponibilità di materiali inediti e studiati per la prima volta, che ci si augura possano essere apprezzati, anche per una fruizione didattica, da un pubblico italiano e internazionale; a questa finalità risponde anche l’inserimento di una sitografia aggiornata. 

    Le voci e le figure di poeti e scrittori, enigmisti e fumettisti, che hanno donato le loro creazioni originali, raccontano un dialogo con Dante che viene da lontano e va oltre il centenario.  Un valore aggiunto di questo libro, che percorrerà le vie del mondo, è l’immagine di copertina, realizzata da Federica Mauro, una giovane artista con disabilità: al suo Dante e le Stelle è affidata una speranza di rinascita, che porti tutti noi a «riveder le stelle». 

     

     

     

    Indice del volume

     

    Giovanna Frosini e Giuseppe Polimeni, Dante per il mondo; Francesco Bruni, L’Italia di Dante; Sonia Chiodo, Giotto di Bondone e Dante Alighieri nel palazzo del Podestà di Firenze: frammenti di un dialogo inedito; Claudio Marazzini, Il culto di Dante e gli accademici della Crusca dal Cinquecento al Novecento; Duccio Tongiorgi, «Il profeta della nazione». Dante nel Risorgimento; Franco Pierno, La Commedia coloniale. Schegge dantesche dalla Grande Emigrazione in Nordamerica (1880-1918 ca.); Claudia Bussolino, Dante tradotto per immagini: un percorso otto-novecentesco; Rosario Coluccia, Il mito di Babele; Gian Luigi Beccaria, Dante vicino, settecento anni dopo; Leonardo Zanchi, «Infin che ’l mar fu sopra noi rinchiuso»: Dante dietro il filo spinato; Lino Leonardi, Dante e l’italiano antico; Paola Manni, Il Vocabolario Dantesco; Francesca De Blasi, Baldo, baldanza e baldezza; Francesca De Cianni, Da osanna all’osannar dantesco; Barbara Fanini, Il «volume» del cosmo; Elena Felicani, «Ond’io sovente arrosso e disfavillo»: il rosso nella Commedia; Cristiano Lorenzi Biondi, La questione delle «cerchie etterne»; Luca Morlino, Purgatorio; Chiara Murru, «Da molte stelle mi vien questa luce»: la luce nella Commedia; Fiammetta Papi, Tetragono (Par. XVII 24); Veronica Ricotta, Fantasia; Paolo Rondinelli, Cosa fatta capo ha: Dante e la raccolta di proverbi di Francesco Serdonati; Tullio De Mauro, La Commedia e il vocabolario di base dell’italiano; Andrea Alessandro Pellini, Travestire Dante. Le traduzioni dialettali della Commedia; Stefano Telve, Dante nell’opera lirica; Giovanni Battista Boccardo, Dante per ragazzi; Giuseppe Antonelli e Federico Milone, Dante pop; Lorenzo Coveri, Dante nelle canzoni; Daniela Pietrini, La Commedia di paperi e topi. La lingua di Dante in versione disneyana; Alberto Sebastiani, L’inferno tra le nuvole. La lingua della Commedia nei crossover a fumetti; Federico Mussano, Dante e gli enigmisti; Giovanna Frosini, Conobbi il tremolar de la marina; Federico Tiezzi, Anatomia di un incontro: Dante, la lingua, la memoria, il teatro; Fabio Pusterla, Angelicanza; Fabio Pusterla, Da un sogno all’altro, con Lucio; Marco Balzano, Ulisse e il sapere umano; Marcello Toninelli, Tenzone poetica tra il Gran Fiorentino e l’Umoroso Senese; Elena Felicani, Sitografia.

  • 27 Sep 2021 1:08 PM | Rosanna Micelotta Battigelli

    I am pleased to share the news of the publication of my latest book, 

    Pigeon Soup & Other Stories (Inanna Publications, 2021). 

    https://www.inanna.ca/product/pigeon-soup-and-other-stories/ 


    The characters in this collection are embroiled in situations that test their limits with each other, outsiders, and themselves. They are navigating relationships and grappling with issues of translocation, language and identity, religion and culture, and food. These stories portray some of the dark places that the characters inhabit physically, emotionally, or metaphorically, with surprising twists that sometimes provide a flicker—or even a bright beam—of hope.


    "An exquisitely crafted, engaging and lively collection of novellePigeon Soup & Other Stories, similarly to the sumptuous Mediterranean dishes seductively garnishing its pages, serves us a reading to be savoured, much like anything that is fine in life. Woven into a realist framework of old-country customs and new-world expectations, the narrative’s interlacing strands of solid plot, sound psychological character study, and language and identity issues deploy an intense literary glow that caresses our sensibilities. Refreshingly innovative, too, the other side of the coin: the stories are not exclusive to one culture. And so, having enjoyed Nonna’s “comforting bowl” of free-run unadulterated pigeon soup we find ourselves invited across the street (that is, the page) to a  "delicious bowl of Lipton’s chicken soup. " Ah, the joys of a pleasurable text, as Barthes would say."


    —GABRIEL NICCOLI, Professor Emeritus, University of Waterloo, and editor of Ricordi: Racconti di vite oltreoceano and Patterns of Nostos in Italian Canadian Narratives

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